Ai fini dell’antiriciclaggio, in inglese AML, Anti Money Laundering, oggi è estremamente importante avere informazioni precise e aggiornate sul titolare effettivo, il Beneficial Owner.

Chi è il titolare effettivo

Giova rammentare che, per l’attuale normativa sull’AML, il titolare effettivo è “la persona fisica per conto della quale è realizzata un’operazione e, nel caso di entità giuridica, le persone fisiche che possiedono o controllano tale entità che ne risultano beneficiari”.

Perché occorre individuare il titolare effettivo

Il Dlgs. n. 231-2007 e il D.Lgs. n.125 del 2019 danno particolare importanza al titolare effettivo, soggetto richiesto come necessario e sempre presente, ai fini dell’AML.

La necessità identificare il titolare effettivo, chiamato anche Beneficial Owner, nasce dalla necessità di limitare il rischio di infiltrazioni criminali nella compagine societaria.

Anche le Banche hanno posto particolare attenzione al titolare effettivo in ottica AML, concentrandosi in particolare sulle complesse strutture societarie, che rappresentano spesso il contesto ideale per nascondere identità e attività poco limpide.

AML: i criteri per individuare il titolare effettivo

I criteri previsti per individuare il titolare effettivo sono tre e si applicano a cascata: nel caso in cui il primo criterio non abbia dato risultati, si applica il secondo e poi eventualmente il terzo.


Titolare effettivo: criterio dell’assetto proprietario

Il primo criterio è il criterio dell’assetto proprietario. In sintesi, vengono individuati i titolari effettivi tra le persone che detengono una partecipazione azionaria superiore al 25% del capitale societario.

Nel caso in cui questa percentuale di partecipazione societaria sia controllata da una persona giuridica e non fisica, sarà necessario risalire la catena proprietaria fino a quando non si riesce ad individuare il titolare effettivo.

Titolare effettivo: criterio del controllo ai fini dell’AML

Il secondo criterio per l’individuazione di questa figura è il criterio del controllo. Ai fini dellAML, si individua il titolare effettivo tra chi, tramite il possesso della maggioranza dei voti o vincoli contrattuali, esercita maggiore influenza all’interno degli shareholders.

Questo criterio è di basilare importanza quando non si riesce a risalire al titolare effettivo attraverso il metodo descritto in precedenza, ovvero l’analisi dell’assetto proprietario.

Titolare effettivo: criterio residuale

Il terzo ed ultimo metodo è quello del criterio residuale che, nel caso in cui non siano stati individuati i titolari effettivi utilizzando i primi due metodi, stabilisce che il titolare effettivo vada individuato nella figura che esercita poteri di amministrazione o direzione della società.

AML: la procedura di raccolta dei dati

La procedura prevista vuole che i dati vengano forniti direttamente dai clienti, ma comunque verificati. In caso contrario, i professionisti possono accedere a registri, elenchi e/o documenti pubblici.

Il supporto di una società di informazioni investigate, come Servizisicuri.com, può essere di grande aiuto nella delicata attività di raccolta dei dati sia sulla società cliente che sui singoli soci nonché per capire l’andamento della società stessa.

All’atto pratico, se la prestazione professionale viene richiesta da una persona fisica (o da una ditta individuale), è proprio a quest’ultima che viene riconosciuto il ruolo di titolare effettivo ai fini dell’antiriciclaggio. Questo perché i casi di ditte individuali amministrate di fatto da terzi sono molto rari.

Se la richiesta di prestazione viene invece inoltrata da una società di capitali, di norma si ricorre ad una dichiarazione rilasciata dall’amministratore delegato il quale, sotto la propria responsabilità, individua il titolare effettivo. Il dato va comunque necessariamente verificato.

Chi è il soggetto obbligato alla verifica dei dati?

Alcuni soggetti hanno l’obbligo di identificare il titolare effettivo in tutti i casi in cui il cliente è un’azienda. Questi soggetti sono Banche, Finanziarie, Assicurazioni, Associazioni di Categoria, Patronati, CAF, Avvocati, Commercialisti, Notai… A questi sono stati aggiunti i prestatori di servizi di cambio tra valute virtuali e valute legali, i prestatori di servizi di portafoglio digitale, i commercianti e intermediari del mondo dell’arte.

Fortunatamente esiste un “Registro dei titolari effettivi” che rappresenta un bacino di informazioni al quale il soggetto obbligato agli adempimenti antiriciclaggio (ma non solo) può attingere per l’espletamento dei propri obblighi di adeguata verifica.

Nel caso in cui i soggetti obbligati non adempiano, sono passibili di sanzioni, sia penali che amministrative.

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